lunedì 21 settembre 2009

classificazioni sociali italiane

Credo che dopo l'indottrinamento che ha quali coautori il Premier Silvio Berlusconi ed il suo Ministro Brunetta, io cittadino italiano possa identificarmi senza angosce nelle due categorie
di cui almeno una è ufficiale,mentre l'altra è nuovissima,pertanto,deve ancora radicarsi nel
gergo dell'antipolitica.Colui che vota a sinistra è o deve essere considerato un"coglione"
Ergo colui che vota a destra, dove vi è la vera èlite sociale della democrazia berlusconiana,non
è tale ,ma non è stato coniato, ancora ,un termine sacrale per identificare la nomenclatura.
Con un salto di "qualità"il Ministro Brunetta punta il dito fiammeggiante(tipo filmetti per bambini tv)all'indirizzo e contro i "farabutti"che complottano contro la democrazia.
Io personalmente ringrazio il Ministro Brunetta per l'accusa dichiarata ,ma non provata,perchè
attribuice alla sinistra ed a tutti coloro che,nei diversi livellki sociali,complottano contro la democrazia ed il capo carismatico ,un potere ed una capacità di coagulo che ,allo stato attuale,
non pare esista.
All'inverso vi è uno sforzo notevole nel collocarsi in una società che ,comunque,si va trasformando
verso un traguardo da connotati non definibili nei valori sociali che ,per ora,sono identificati nel
principio autogestito"così piaccio al popolo".
S e sia sufficiente questa espressione, che indica un motto,un emblema,per dare basi solide ad una società democratica,nella quale si vive con valori Patria,famiglia,lavoro,saranno gli elettori
nelle urne a chiarirlo.
nuova società che deve restare democratica,lcon valori condivisi

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