mercoledì 16 settembre 2009

il tentativo di dialogare

scrivo"tentativo",perchè il dialogo fondamentale che serve al cittadino è quello con i poltici che gestiscono le istituzioni del paese.Da tempo è diventato afasico sia per comodità degli uomini di potere e sia per indolenza dei cittadini che,forse,capiscono che si tratta di un impresa che rihiede molte energie e costanza nel tempo.Il dialogo religioso non può essere strictly religious perchè fondamentalista,diventa ,quindi,politico, con evidenze di politica che servono all'affermazione degli interessi della chiesa cattolica.Rimane ,quindi,sovrano il dialogo familiare,intendendo questa espressione in senso lato,perchè oggi il concetto può essere notevolmente allargato a tutte quelle forme di convivenza che hanno o vogliono avere senso di raggruppamenti affettivi.
La deriva culturale che si verifica nel nostro paese e la frantumazione sociale rendono sempre più importanti il dialogo che richiede da parte di tutti un forte interesse umano nell'avvicinarsi all'altro,al diverso,se non vogliamo calpestarci e farci del male reciprocamente.
Quotidianamente si assiste maggiormente ad una gestione della violenza,talvolta anche assassina
che indica lo stato di enorme sofferenza nel nostro Paese per gli squiliobri economici e l'emarginazione di diverse fasce sociali

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